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Presentazione

L'Unione Italiana dei Ciechi, fondata a Genova il 26 ottobre del 1920, ha per Legge la Rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali di tutti i non vedenti; oggi essa tutela e rappresenta anche i cittadini ipovedenti, definiti tali ai sensi della Legge 3 aprile 2001, n. 138: ovvero, tutti i cittadini il cui residuo visivo nell'occhio migliore non è superiore a tre decimi con eventuale correzione di lenti.

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Diritto d'autore - Accesso alla cultura per i non vedenti - Manifestazione europea

Ha avuto vasta eco sugli organi di stampa a livello nazionale la imponente manifestazione organizzata lo scorso 13 aprile presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles, alla quale hanno preso parte piu' di 20 dirigenti dell'Unione Italiana dei Ciechi



Nell'occasione e' stato sottolineato che, nei paesi piu' sviluppati, solamente il 5% dei libri esistenti sono disponibili in braille o in formato audio accessibile ai ciechi, mente nei paesi poveri tale percentuale scende addirittura all'1%.

La soluzione a questa problematica sarebbe una modifica a livello europeo della normativa relativa al diritto di accesso alle opere protette dalla legge sul diritto d'autore.

Infatti, le attuali regole sul diritto d'autore sono legate alla territorialita', nel senso che non e' consentita la lettura di opere in braille o audio al di fuori del Paese di pubblicazione. La valutazione delle eccezioni non e' demandata a precise regole uniformate a livello interstatale, ma e' lasciata ai singoli Paesi, che spesso agiscono in maniera incoerente.

A questo proposito l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e l'European Blind Union stanno da tempo chiedendo alla Commissione Europea che venga considerata la possibilita' di redigere e approvare un Trattato internazionale vincolante per regolare in maniera univoca le eccezioni da applicare al diritto d'autore, in maniera tale da venire incontro alle esigenze dei non vedenti.

Si spera che le autorita' europee recepiscano tale indirizzo in tempi brevi, in modo da consentire un accesso alla cultura e alla informazione omogeneo su tutto il territorio dell'Unione Europea.


(Inserito il 02-05-2011)

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